26 marzo 2019 - 10:08

Lega, una legge anti aborto. M5S e Pd: «La 194 non si tocca»

Proposta di 50 deputati del Carroccio per rendere adottabile il nascituro fin dalla gravidanza. Il ministro Bonafede: «Il Congresso delle Famiglie? Roba da Medioevo». Le deputate dem: «Crociata sul corpo delle donne»

di Claudio Bozza

Lega, una legge anti aborto. M5S e Pd: «La 194 non si tocca»
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La Lega ha presentato alla Camera una proposta di legge (primo firmatario Alberto Stefani, deputato vicino al ministro Fontana) sottoscritta da una cinquantina di parlamentari «in cui non si chiede di rimuovere la 194 ma di riconoscere “soggettività giuridica al concepito” al fine dell’adozione, e di mettere in relazione già al momento della gravidanza famiglia del concepito con quella che potrebbe adottarlo». In sintesi, questa nuova legge prevederebbe l’adottabilità del nascituro già durante la gravidanza. La proposta del partito di Matteo Salvini, a pochi giorni dal Congresso mondiale delle Famiglie in programma a Verona dal 29 al 31 marzo, scatena le proteste del Pd, che parla di «ritorno al Medioevo».

L’obiettivo della riforma anti aborto, contenuta nella proposta di legge, è quello di «coniugare l’elevato numero di concepiti “indesiderati” e il desiderio reale» di coppie disponibili all’adozione nazionale che potranno presentare apposita domanda al Tribunale per i minorenni specificando «l’eventuale disponibilità all’adozione anche qualora sussistano previsioni di anomalie o di malformazioni del concepito». Alla donna che intende interrompere la gravidanza secondo le disposizioni della legge 194 «è data la possibilità di evitare l’interruzione volontaria di gravidanza in considerazione dell’immediato inserimento del nascituro in una famiglia adottiva». E poi, precisa ancora la proposta di legge della Lega: «Lo stato di adottabilità «viene disposto con decreto del tribunale» ma la donna «fino al momento della nascita e nei sette giorni successivi, può sempre liberamente revocare il proprio consenso».

Sul tema, anche se il ministro della Giustizia non si riferisce direttamente alla proposta della Lega, arriva il commento di Alfonso Bonafede: «Non ci sono dubbi sul fatto che la 194» che regola l’aborto «sia una conquista di civiltà giuridica e sociale del Paese e mi guarderei bene dall’andare a toccarla o a rivederla direttamente o indirettamente. Si può sempre discutere per migliorare le situazioni ma a livello di principi non è in discussione», spiega il Guardasigilli a Radio Capital. E riguardo il Convegno delle Famiglie ribadisce: «È Medioevo, l’ho detto. A Verona non andrei né come Alfonso Bonafede né come uomo delle istituzioni. Altro discorso è però chiedermi come si fa a governare con la Lega, con cui governiamo benissimo».

Dura la presa di posizione del Pd: «La Lega continua la sua crociata sul corpo delle donne. Per fare campagna elettorale non risparmia di diffondere fake news sulla base delle quali costruisce addirittura proposte di legge. Questa volta la provocazione leghista arriva a teorizzare l’adottabilità del concepito già durante la gravidanza», dice la deputata Alessia Rotta. Le fa eco la collega dem Alessia Morani: «La Lega vuole smontare la 194, peraltro fornendo dati falsi sugli aborti, visto che è noto a tutti che sono diminuiti negli anni. Non solo: prevedendo la possibilità di adozione del nascituro, Salvini e i suoi seguaci stanno di fatto codificando la pratica dell’utero in affitto, aprendo a un mercato di donne e bambini che si prestano, magari per necessità e chissà, forse dietro sussidio, a favore di coppie sterili».

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