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Gruppi neofascisti: Grasso accoglie appello di Boldrini: "Sì a scioglimento"

(agf)
Il presidente del Senato rilancia la battaglia avviata dalla presidente della Camera e collega di partito. Dello stesso avviso anche Fedeli, Sala, Civati e Rossi
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Dopo la presidente della Camera e collega di partito Laura Boldrini, la battaglia per lo scioglimento delle associazioni o manifestazioni che inneggiano all'ideologia fascista raccoglie l'adesione del presidente del Senato e leader di Liberi e Uguali Pietro Grasso.

BOLDRINI "Sciogliere i movimenti fascisti"

Intervenuto a Bologna per un incontro con studenti, dottorandi e precari dell'università Grasso ha detto "Condanniamo qualsiasi violenza che possa essere vista sotto il profilo del fascismo o del razzismo. Quindi, sotto questo profilo, condivido la posizione della presidente Boldrini che condanna tutte quelle manifestazioni che possano essere valutate come una ricostituzione del partito fascista, con l'invito a sciogliere eventuali formazioni e associazioni di questo tipo".

A chi gli chiedeva un commento sugli scontri con le forze dell'ordine scoppiati venerdì scorso nel capoluogo emiliano, nel corso del corteo dei centri sociali contro un comizio di Forza Nuova, Grasso ha puntualizzato: "Noi condanniamo comunque la violenza da qualsiasi parte avvenga".

Sciogliere formazioni fasciste, Fedeli: "Sono d'accordo con appello Boldrini"


Alle voci di Grasso e Boldrini si sono aggiunte anche quelle del sindaco di Milano Giuseppe Sala e della ministra dell'Istruzione Valeria Fedeli, che nel corso del videoforum di Repubblica Tv ha ribadito l'importanza dello studio della Costituzione e della storia recente nelle classi e ha detto "Chi è fuori dalla Costituzione è fuori dalla legge".

All'inizio dello scorso dicembre Repubblica aveva lanciato un appello proprio sul tema dello scioglimento delle formazioni neonazifasciste. Un appello a cui avevano aderito tutti i partiti di centrosinistra e anche M5S, e poi associazioni partigiane, rappresentanti delle istituzioni, comunità ebraiche.

Tutti d'accordo nel chiedere un intervento del Viminale e della magistratura per arrivare alla messa fuori legge di quelle formazioni che si ispirano al ventennio e ne ripropongono contenuti e simboli.

Al coro si è aggiunto anche Pippo Civati: "I partiti neofascisti vanno messi fuorilegge. Esprimo quindi grande soddisfazione per la presa di posizione di Laura Boldrini e Pietro Grasso, che riprendono una battaglia intrapresa da mesi alla camera. Andrea Maestri ha spiegato, già dalla scorsa estate, che non c'è bisogno di ulteriori provvedimenti per sciogliere le formazioni neofasciste. C'è anche un'interrogazione a indicare la rotta. Bastano le leggi Mancino e Anselmi e serve la volontà politica per applicarle".

Dello stesso avviso un altro esponente di LeU, il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi che ha parlato di troppo indulgenza nei confronti del fenomeno, segnalando la comparsa di una scritta ineggiante a Luca Traini a Buonconvento (Siena): "Cosa si aspetta a sciogliere le organizzazioni neofasciste? Cosa si aspetta a dare attuazione alla XII disposizione transitoria della Costituzione italiana? Bisogna mettere fuorilegge tutte quelle formazioni che istigano all'odio, al razzismo, al fascismo. C'è troppa indulgenza verso i fascisti del terzo millennio, verso gli eredi politici dello stragismo nero, verso i suprematisti di casa nostra".
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